L’anello mancante risiede forse nell’assenza di una vera e concreta consapevolezza di ciò che tanto facilmente si esplica con le parole. In realtà, vivere in profondità la danza, o qualsiasi altra scelta di vita, richiederebbe un percorso anche di matrice spirituale, che porti a modificare il pensiero, lo stile di vita e i propri valori.
Danza del ventre, Danza orientale o Danza sacra?
Il mito della Dea e i suoi simboli
Quando le danze erano sacre
Il linguaggio simbolico del movimento
La dissacralità
dell’intimo femminile
La danza del ventre oggi
Metodo d’insegnamento Ronit®
Testimonianze di professionisti
Questo saggio sulla danza sacra femminile costituisce il risultato di anni di ricerche, esperienze personali, sensazioni ed esigenze che ho avvertito in prima persona durante tutta una vita dedicata a questa nobile arte.
Essendo cresciuta in Medio Oriente, mi sono accostata alla danza del ventre in modo spontaneo, riconoscendola esclusivamente come un divertimento.
Progressivamente, ho sentito crescere la contiguità tra questa disciplina e il mio essere profondo, esperienza che mi ha consentito di materializzare, attraverso il movimento, aspetti reconditi del mio animo.
Questa nuova percezione ha agito da stimolo per compiere sulla danza un’indagine approfondita, nel tentativo di conferire maggior valore, mediante un supporto scientifico e filosofico, anche all’aspetto tecnico ed estetico e soprattutto di legare l’ambito sensoriale ed emotivo alla tecnica.
Si è così rafforzata in me l’esigenza di scoprire l’essenza di questa danza e di risalire alla sua origine, conducendo un’indagine sulla psiche e sull’archetipo custode della storia dell’umanità e rivelatore di preziose verità.
«L’archetipo è la tendenza a formare singole rappresentazioni di uno stesso motivo che, pur nelle loro variazioni individuali anche sensibili, continuano a derivare dal medesimo modello fondamentale. […] Se gli archetipi fossero veramente rappresentazioni create (o acquisite) dalla nostra coscienza, noi dovremmo essere sicuramente in grado di comprenderli senza trovarci stupefatti e perplessi quando essi si presentano alla coscienza. Essi, in realtà, sono tendenze istintive altrettanto marcate quanto lo è l’impulso degli uccelli a costruire il nido, o quello delle formiche a dar vita a colonie organizzate»
Imparare ad ascoltare il corpo ci fa capire di quanto lo abbiamo limitato, impedito, obbligato, nel tempo. Il corpo e la psiche sono un tutt’uno, quello che leggiamo nel nostro corpo è stato prima nella nostra mente.
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