
“Lavorare su noi stessi, sia corpo che anima, con l’ispirazione di coltivare una coscienza più angelica che umana, è come tessere i fili d’oro dei nostri sogni nelle trame del nostro essere, dipingendo con emozioni luminose il nostro cammino verso l’infinito.”
La mia ricerca affonda le sue radici in una profonda verità universale: tutto ciò che avviene in ogni angolo dell’universo è intrinsecamente connesso alle leggi della creazione e trova espressione anche nel corpo umano.
Il mio obiettivo è risvegliare il più possibile l’intuito, quella lente di ingrandimento interiore che consente di percepire ciò che nella nostra società resta invisibile e spesso sfugge alla comprensione.
Esprimere il desiderio di avvicinarsi il più possibile a queste verità universali, esplorando temi legati all’intero creato, come l’espansione e la restrizione.
La vera grandezza del corpo risiede nella sua capacità di trascendere la pura meccanicità, trasformandosi nel recipiente e nell’espressione di ciò che rende unico l’essere umano: la sua coscienza, la sua creatività e la capacità di connettersi al mondo in modi straordinari e profondamente significativi.
Molte volte, anche gli studi scientifici dimostrano che il dolore non è sempre riconducibile a cause evidenti. In questo regno di mistero, il dolore può essere interpretato come un processo che invita all’elevazione dell’anima, svelando significati più profondi al di là della materia.
Un risveglio delle connessioni universali ci ispira a scelte alimentari più consapevoli, evitando il consumo di esseri viventi e sviluppando un profondo rispetto per la natura. Questa comprensione ci ricorda che siamo parte di un tutto interconnesso.
L’elemento fondamentale, quando si affronta il concetto di riappropriarsi di se stessi, risiede nella riscoperta di una memoria ancestrale. In questa memoria è già inscritta la consapevolezza di essere parte di un tutto più vasto. Se riuscissimo a riabbracciare pienamente questa connessione, il nostro corpo avrebbe la capacità di espandersi e superare i suoi stessi limiti.
La coscienza può essere vista come una matrioska, con ogni strato che svela una realtà più profonda e conduce a uno stato di meraviglia di fronte all’ignoto. La mistica ebraica, attraverso le interpretazioni dei Mekubalim, offre un mezzo per aprire la mente e ricevere informazioni divine.
Prima di focalizzarsi sull’armonia del corpo, è imprescindibile rivolgere l’attenzione al nostro stato di coscienza. Troppo spesso, restiamo intrappolati in un livello di coscienza limitato, modellato da secoli di influenze manipolative che hanno profondamente intaccato ogni aspetto della nostra esistenza.
Articoli e recensioni che parlano del mio percorso
L’anello mancante potrebbe risiedere nell’assenza di una reale e concreta consapevolezza di ciò che spesso viene espresso con facilità attraverso le parole. In realtà, vivere profondamente la danza – o qualsiasi altra scelta di vita – richiede un percorso che abbia anche una matrice spirituale. Solo così è possibile trasformare il pensiero, lo stile di vita e i propri valori, allineandoli a una comprensione più autentica e profonda dell’esistenza.
Danza del ventre, Danza orientale o Danza sacra?
Il mito della Dea e i suoi simboli
Quando le danze erano sacre
Il linguaggio simbolico del movimento
La dissacralità
dell’intimo femminile
La danza del ventre oggi
Metodo d’insegnamento Ronit®
Testimonianze di professionisti
Il Metodo Ronit è adatto a chiunque desideri migliorare il proprio benessere fisico e spirituale, indipendentemente dall’età o dalla condizione fisica. È particolarmente indicato per chi cerca un approccio non convenzionale al movimento, desidera esplorare una connessione più profonda con il proprio corpo e affrontare dolori o rigidità sia fisicia che emotivai.
Il Metodo Ronit si basa sull’idea che corpo e anima siano inscindibili. Utilizza principi scientifici del movimento corporeo e li integra con una profonda comprensione spirituale, ispirandosi a conoscenze antiche come la Cabala e le intuizioni moderne della scienza olistica. Questo approccio aiuta a trascendere la separazione tra fisico e spirituale, permettendo un’integrazione armonica.
Le sessioni combinano tecniche di movimento consapevole, esercizi mirati e ascolto profondo del corpo. L’obiettivo è risvegliare la consapevolezza corporea e superare gli schemi stagnanti. Ogni sessione è personalizzata, permettendo a ciascuno di esplorare il proprio percorso di crescita e trasformazione.
Il Metodo Ronit esplora il concetto del duale come equilibrio tra opposti: corpo e anima, movimento e quiete, consapevolezza e subconscio. Questo dualismo non è una separazione, ma un processo dinamico che conduce all’unità e alla comprensione profonda della nostra essenza, aiutandoci a vivere in armonia con noi stessi e il mondo.
In un tempo in cui l’arte viene spesso ridotta a spettacolo o fama, questo articolo invita a riscoprire il senso più profondo dell’essere artisti. Oltre i luoghi comuni che circolano nel web, tra frasi fatte e visioni distorte, l’autrice riflette sulla creatività come espressione sacra della coscienza, gesto che unisce l’essere umano al mistero della Creazione. Un invito a guardare ogni gesto come arte, ogni parola come portale, ogni anima come custode di un disegno più vasto.
Il Metodo Ronit è entrato nella mia vita in modo “apparentemente casuale”, sebbene oggi io sappia che nel disegno più grande nulla accade per caso.
I sintomi rivelano lo spegnimento della nostra parte infinita, della nostra anima, che perde il suo slancio vitale e si intrappola nelle ombre della materialità e dell’inconsapevolezza.
Imparare ad ascoltare il corpo ci rivela quanto lo abbiamo limitato, costretto e obbligato a conformarsi nel tempo. Il corpo e la psiche sono una sola unità: ciò che leggiamo nel nostro corpo è una manifestazione di ciò che è stato prima nella nostra mente.
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